Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 44322 del 29 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:44322PEN

Massima

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Il diritto all'equa riparazione per ingiusta detenzione cautelare è escluso qualora il soggetto, con il proprio comportamento anteriore o successivo alla privazione della libertà personale, abbia dato o concorso a dare causa al provvedimento restrittivo per dolo o colpa grave. Tuttavia, tale valutazione deve essere effettuata non secondo i canoni propri del processo penale, volto ad accertare la responsabilità penale, bensì secondo quelli del procedimento di equa riparazione, che mira a verificare se talune condotte abbiano quantomeno concorso a determinare l'adozione del provvedimento restrittivo. Pertanto, il giudice è tenuto ad accertare l'esistenza di specifici comportamenti del richiedente, ancorati a dati certi e non congetturali, che abbiano avuto un nesso causale con l'adozione del provvedimento cautelare. Nell'ipotesi in cui tale nesso non emerga, il diritto all'indennizzo deve essere riconosciuto. Quanto alla quantificazione dell'equo indennizzo, il giudice deve procedere ad una valutazione equitativa che tenga conto sia della durata della custodia cautelare, applicando il criterio aritmetico elaborato dalla giurisprudenza di legittimità, sia delle conseguenze personali e familiari scaturite dalla privazione della libertà. Tale criterio aritmetico, pur rappresentando il punto di partenza per la liquidazione, non vincola il giudice, il quale può discostarsi dallo stesso, sia in aumento che in diminuzione, purché dia congrua motivazione al riguardo, al fine di rendere la decisione la più equa possibile in relazione alle peculiarità del caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COCO ((omissis)) - Presidente

Dott. CAMPANATO Graziana - Consigliere

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MINISTERO ECONOMIA E FINANZE;

contro

BE. PI. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 09/12/2005 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FOTI GIACOMO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 9 dicembre 2005, la Corte d'Appello di Reggio Calabria, in applicazione del d…

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