Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 15172 del 27 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:15172PEN

Massima

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Il reato di cui all'art. 95 del D.P.R. n. 115 del 2002 si configura quando l'istante, in sede di richiesta di ammissione al patrocinio a spese dello Stato, dichiari falsamente di trovarsi nelle condizioni di reddito previste dalla legge per l'accesso a tale beneficio, occultando o negando di aver percepito redditi superiori alla soglia di ammissibilità, anche se riferiti all'anno precedente a quello di presentazione dell'istanza. La falsità della dichiarazione, che integra l'elemento oggettivo del reato, è accertata in base alla ricostruzione compiuta in sede di merito, senza che possano essere accolte diverse e opinabili ricostruzioni del fatto proposte dal ricorrente, le quali esulano dal sindacato di legittimità. La condanna per tale reato è altresì giustificata dall'aggravante di aver ottenuto, in conseguenza della falsa dichiarazione, l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Presidente

Dott. SAVINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. GIANNITI Pasquale - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza N. 3/16 del 07/01/2016, della Corte di Appello di Potenza;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. TANGA ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. GALLI Massimo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Co…

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