Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45460 del 9 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:45460PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico ufficiale che procede legittimamente all'esercizio delle proprie funzioni non può essere oggetto di resistenza, oltraggio o minaccia da parte del cittadino, anche qualora questi ritenga di essere stato ingiustamente sanzionato per una violazione amministrativa. Il rispetto dell'autorità e delle sue prerogative costituisce un principio fondamentale dell'ordinamento, a tutela dell'efficace svolgimento dell'attività della pubblica amministrazione. Pertanto, il comportamento del cittadino che, in presenza di una pluralità di persone, si oppone con parole offensive e minacciose all'operato del pubblico ufficiale, integra i reati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, a prescindere dal fatto che la sanzione amministrativa sia stata o meno legittimamente irrogata. L'esercizio del diritto di difesa non può giustificare condotte che ostacolino l'attività istituzionale, essendo onere del cittadino far valere le proprie ragioni nelle sedi e con le modalità previste dalla legge. Inoltre, la particolare tenuità del fatto non può essere riconosciuta quando le modalità della condotta, per la loro gravità e per il contesto in cui si sono verificate, denotino una significativa offensività e un apprezzabile grado di colpevolezza. Infine, la determinazione della pena rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale deve valutare tutte le circostanze del caso concreto, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità, se adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. DE AMICIS Gaetan - rel. Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/02/2017 della Corte di Appello di L'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DE AMICIS Gaetano;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 10 febbraio 2017 la Corte di appello di L'Aquila ha confermato la decis…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.