Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5857 del 15 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:5857PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione e del mantenimento di misure di prevenzione personali nei confronti di soggetti indiziati di appartenere ad associazioni di tipo mafioso non può fondarsi su automatismi legati alla condizione personale del prevenuto e alla sua pregressa esperienza criminale, ma richiede un accertamento concreto e attuale della persistenza delle condizioni di pericolosità, da effettuarsi nel rispetto dei principi affermati dalla Corte costituzionale, secondo cui il giudizio di pericolosità sociale deve essere esercitato attraverso un'autonoma e specifica valutazione della personalità del soggetto, senza che possa operare alcuna presunzione assoluta di pericolosità. Pertanto, il giudice, nel decidere sulla revoca di una misura di prevenzione personale, è tenuto a verificare concretamente, sulla base di elementi probatori specifici e aggiornati, se permangano le condizioni di attualità della pericolosità sociale del proposto, senza poter fare affidamento su meri automatismi o su una generica valutazione della pregressa condotta criminale. Tale valutazione deve essere adeguatamente motivata, in modo da rendere manifesto il percorso logico seguito dal giudice e consentire il controllo di legittimità in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessand - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a Catania il 21/06/1957;
Avverso il decreto emesso il 19/06/2020 dalla Corte di appello di Catania;
Sentita la relazione del Consigliere CENTONZE Alessandro;
Lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale CARDIA Delia, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe la Corte di appello di Catania rigettava l'impugnazione proposta da (OMISSIS) avverso il decreto emesso dal Tribunale di Catania il 28/11/2…

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