Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10996 del 8 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:10996PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso proposto dall'imputata avverso la sentenza di condanna, afferma che le valutazioni di merito compiute dal giudice di appello in ordine all'attendibilità della persona offesa sono insindacabili in sede di legittimità, quando il metodo di valutazione delle prove sia conforme ai principi giurisprudenziali e l'argomentare sia scevro da vizi logici. Inoltre, ribadisce che le dichiarazioni della persona offesa possono essere legittimamente poste a fondamento dell'affermazione di responsabilità penale dell'imputato, previa verifica, corredata da idonea motivazione, della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto, verifica che deve essere più penetrante e rigorosa rispetto a quella a cui vengono sottoposte le dichiarazioni di qualsiasi testimone. Il giudice di legittimità conferma altresì la liquidazione del danno effettuata dal giudice penale in favore della parte civile, ritenendo tale determinazione conforme al precetto normativo contenuto nell'art. 538 c.p.p., comma 2, che attribuisce al giudice penale il compito di liquidare il danno subito dalla parte civile, salvo il caso in cui le prove acquisite non consentano tale liquidazione, con conseguente rimessione delle parti dinanzi al giudice civile ai sensi dell'art. 539 c.p.p., comma 1.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamil - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. R. M - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nata ad (OMISSIS);

avverso la sentenza del 28/5/2012 della Corte d'appello di Torino sezione 2 penale;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Roberto Maria Carrelli Palombi di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile;

udito l'avv. (OMISSI…

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