Cassazione penale Sez. I sentenza n. 29509 del 16 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:29509PEN

Massima

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Il giudice di sorveglianza, nel valutare la concessione di benefici penitenziari a detenuti già affiliati a organizzazioni criminali, può motivatamente discostarsi dalle informazioni fornite dagli organi investigativi, qualora siano presenti elementi concreti che dimostrino l'interruzione del collegamento con la criminalità organizzata, come il trascorrere del tempo, l'esito positivo delle attività rieducative, gli affetti familiari, il mutamento degli equilibri malavitosi, la dissociazione dei vertici del sodalizio criminale, nonché sopravvenute infermità tali da ridurre o annullare la capacità di fornire un utile contributo all'organizzazione. In tali casi, il giudice di sorveglianza, nell'esercizio della propria discrezionalità giurisdizionale, può concedere i benefici penitenziari richiesti, ove ne ricorrano i presupposti di legge, senza che ciò integri un vizio di motivazione o un'inosservanza della normativa penitenziaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Consigliere

Dott. SILVESTRI Giovanni - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di TARANTO;

nei confronti di:

1) PA. ER., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 30/05/2007 TRIB. SORVEGLIANZA di TARANTO; sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BARDOVAGNI PAOLO; lette le conclusioni del P.G. Dott. BAGLIONE Tindari, (annullamento con rinvio)

OSSERVA

Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di sorveglian…

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