Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25625 del 27 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25625PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. si configura anche quando il soggetto, pur non rivestendo un ruolo apicale o di comando all'interno del sodalizio, svolge un ruolo di supporto logistico e di agevolazione degli interessi dell'associazione mafiosa, attraverso il compimento di atti strumentali e funzionali alle attività illecite del gruppo criminale, come il favoreggiamento della latitanza di affiliati e l'intermediazione negli appalti gestiti dal sodalizio. Tali condotte, pur non integrando direttamente il reato di favoreggiamento personale, sono rilevanti ai fini della configurazione del delitto associativo in quanto espressione della partecipazione al programma criminoso comune. Pertanto, il ruolo meramente esecutivo o operativo del soggetto all'interno dell'impresa mafiosa non esclude la sua responsabilità per il reato di cui all'art. 416-bis c.p., essendo sufficiente il contributo, anche indiretto e non apicale, al perseguimento degli scopi illeciti del sodalizio. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, se dotate di precisione, coerenza e riscontri esterni, costituiscono valido elemento probatorio della partecipazione del soggetto all'associazione mafiosa, anche in assenza di una sua posizione di vertice all'interno del gruppo criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. SIOTTO Maria C. - rel. Consigliere

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AL. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1529/2010 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 08/10/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA CRISTINA SIOTTO;

sentite le conclusioni del PG Dott. Iacoviello Francesco Mauro, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore, che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RILEVA IN FATTO

Con ordinanza in data 20/9/2010 il…

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