Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28207 del 9 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:28207PEN

Massima

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Il partecipe di un'organizzazione mafiosa deve essere definito, in senso dinamico e funzionale, come colui che, risultando inserito stabilmente e organicamente nella struttura organizzativa dell'associazione mafiosa, non solo "è" ma "fa parte" della stessa, svolgendo effettivamente un ruolo e compiti finalizzati al perseguimento degli scopi criminali della consorteria, restando a disposizione per le attività organizzate della medesima. Il coinvolgimento dell'indagato nelle attività illecite del clan mafioso può essere dimostrato attraverso elementi indiziari, dichiarativi e captatori, che ne attestino la consapevolezza di contribuire al perseguimento delle strategie criminali del sodalizio, senza che sia necessario il riscontro in altri elementi esterni, qualora tali indizi siano gravi, precisi e concordanti. L'interpretazione del linguaggio e del contenuto delle intercettazioni che coinvolgono l'indagato costituisce una questione meramente fattuale, rimessa alla valutazione del giudice cautelare, che si sottrae al sindacato di legittimità, se motivata in conformità ai criteri della logica e delle massime di esperienza. Infine, vi è carenza di interesse all'impugnazione quando l'indagato tende a ottenere una diversa qualificazione giuridica di uno o più fatti di reato che gli vengono contestati, dalla quale non consegua alcuna concreta utilità processuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza emessa dal Tribunale del riesame di Catania il 15/06/2020.
Sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale, Dr. TOCCI Stefano, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa il 18/06/2020 il Tribunale del riesame di Catania confermava l'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania nei confronti di (OMISSIS) il 13/…

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