Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43729 del 9 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:43729PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, pur essendo abilitato all'accesso e all'utilizzo di un sistema informatico protetto, vi accede e vi si trattiene per compiere operazioni non consentite dalle prescrizioni impartite dal titolare del sistema, viola le condizioni e i limiti di tale autorizzazione, integrandosi in tal modo il reato di accesso abusivo a sistema informatico o telematico di cui all'articolo 615 ter del codice penale. L'abusività dell'accesso e della permanenza nel sistema non dipende dalle finalità soggettive perseguite dall'agente, ma dall'oggettiva violazione delle disposizioni del titolare in ordine all'uso del sistema, essendo del tutto irrilevanti gli eventuali fatti successivi, che, se illeciti, saranno sanzionati con riguardo ad altro titolo di reato. Il concorrente morale nel reato, che non abbia materialmente preso parte all'esecuzione del fatto, risponde comunque dei reati commessi in esecuzione dell'accordo illecito preventivamente concluso, in quanto l'attività costitutiva del concorso di persone non è soltanto quella rappresentata dalla partecipazione all'esecuzione materiale, ma anche quella riguardante la decisione e la preparazione dell'azione delittuosa. Quando un reato è perpetrato al fine di commetterne un altro, il fatto che un concorrente non vi abbia materialmente preso parte non vale ad escludere la sua responsabilità a titolo di concorso, essendo sufficiente anche la sola partecipazione morale. Il giudice di merito, nel determinare la pena, può legittimamente negare la prevalenza delle circostanze attenuanti generiche sulle concorrenti circostanze aggravanti, motivando tale diniego alla luce della negativa personalità dell'imputato o della sua capacità a delinquere, senza che ciò dia luogo a vizi di legittimità. La confisca per equivalente prevista dall'articolo 640 quater c.p. può riguardare contemporaneamente sia il prezzo che il profitto del reato presupposto, dovendosi intendere la "o" come congiunzione, ed essendo entrambi i predetti valori acquisiti in ragione dell'illecito commesso. Tale confisca può essere disposta nei confronti di ciascun concorrente nel reato per l'intero ammontare della somma da confiscare, a prescindere dal fatto che questi abbia ricevuto in tutto o in parte il profitto del reato, ovvero lo stesso sia stato percepito da altri soggetti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza pronunciata nei loro confronti dalla corte di appello di Palermo il 26.2.2010;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

udito il pubblico ministero nella persona …

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