La comunicazione di informazioni privilegiate relative all'imminente pubblicazione di una ricerca di analisi su una società quotata, idonea ad influenzare il prezzo dei relativi strumenti finanziari, integra l'illecito di abuso di informazioni privilegiate, anche qualora la notizia sia stata trasmessa a soggetti che ne abbiano poi disposto acquisti in borsa sfruttando tale conoscenza riservata. Il carattere di precisione e di specificità dell'informazione privilegiata, nonché la sua idoneità a influire sensibilmente sui prezzi di mercato, sono elementi di fatto rimessi alla valutazione discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è incensurabile in sede di legittimità se logicamente e giuridicamente corretta. Il procedimento sanzionatorio amministrativo condotto dalla Consob, pur non prevedendo il pieno dispiegamento del contraddittorio e della imparzialità tipici del processo giurisdizionale, è comunque conforme ai principi costituzionali e convenzionali, in quanto l'interessato può far valere i propri diritti di difesa in sede di opposizione giurisdizionale avverso il provvedimento sanzionatorio. Il termine di contestazione dell'illecito amministrativo, pari a 360 giorni per i soggetti residenti all'estero, decorre non dal momento della conclusione dell'attività ispettiva, ma dal giorno in cui la Consob, dopo aver raccolto tutti gli elementi necessari, è in grado di adottare la propria decisione, senza che possano rilevare eventuali ritardi burocratici, purché la contestazione sia comunque motivatamente giustificata dalla complessità degli accertamenti.