Cassazione penale Sez. II ordinanza n. 3540 del 27 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:3540PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel pronunciare l'inammissibilità del ricorso avverso la sentenza emessa ai sensi dell'art. 599-bis c.p.p., afferma che sono ammissibili i motivi di ricorso relativi alla formazione della volontà della parte di accedere al concordato, al consenso del pubblico ministero sulla richiesta e al contenuto difforme della pronuncia del giudice, mentre sono inammissibili le doglianze relative a motivi rinunciati, alla mancata valutazione delle condizioni di proscioglimento ex art. 129 c.p.p. e a vizi attinenti alla determinazione della pena, che non si siano trasfusi nell'illegalità della sanzione irrogata. Nel caso di specie, il ricorrente non ha dedotto alcuno dei motivi consentiti, avendo sollevato questioni non solo oggetto di rinuncia ma addirittura non sollevate in sede di appello, con conseguente declaratoria di inammissibilità del ricorso e condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BELTRANI Sergio - Presidente

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. PACILLI G. A. R. - rel. Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta all'udienza del 15 novembre 2022 dal Cons. ((omissis));
ritenuto di procedere de plano.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza, emessa il 13 giugno 2022, la Corte di appello di Roma, in accoglimento della richiesta formulata ai sensi dell'articolo 599-bis c.p.p., ha ridotto la pena inflitta dal giudice di primo grado a (OMISSIS) in relazione a una …

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