Cassazione penale Sez. III sentenza n. 28572 del 2 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:28572PEN

Massima

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Il reato associativo finalizzato al contrabbando di tabacchi lavorati esteri e al commercio illecito di prodotti petroliferi è configurabile quando risulta provata l'esistenza di una struttura organizzata e stabile, con una chiara ripartizione di ruoli e compiti tra i membri, volta alla realizzazione di un programma criminoso comune, anche se non necessariamente preesistente all'episodio contestato, purché emerga un vincolo associativo effettivo e duraturo, desumibile dal contenuto delle conversazioni intercettate e dagli esiti dei sequestri effettuati. L'apporto del singolo concorrente, anche se di minima entità, è sufficiente a integrare la sua responsabilità per il reato associativo, senza che sia necessaria la prova di un contributo qualificato o di un ruolo apicale. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche è legittimo quando la motivazione si basi su elementi concreti, quali la gravità e la modalità di realizzazione del fatto, la capacità criminale dell'imputato e la sua versatilità nel compiere reati anche in settori diversi, senza che il giudice sia tenuto a esaminare analiticamente tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti. La confisca di beni sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati o all'attività economica svolta dall'imputato è legittima quando non risulti una giustificazione credibile circa la loro provenienza, senza che i terzi proprietari possano far valere le proprie ragioni nel processo penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. DI STASI Antonella - rel. Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. REYNAUD ((omissis)) - Consigliere

Dott. ANDRONIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/12/2017 della Corte di appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa DI STASI Antonella;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udito per le parti civili l'avv. (OMISSIS) e l'avv. (OMISSIS) quale sost…

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