Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18404 del 15 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:18404PEN

Massima

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Il concorso materiale di reati si configura quando vi sia una pluralità di fatti e azioni diverse e separate, ciascuna delle quali integri una fattispecie criminosa autonoma, come nel caso della formazione di un documento falso (art. 477 c.p.) e della successiva declinazione di generalità di terzi come proprie (art. 494 c.p.). Il reato di sostituzione di persona può ritenersi assorbito in altra figura criminosa solo quando ci si trovi in presenza di un unico fatto, contemporaneamente riconducibile sia alla previsione di cui all'art. 494 c.p., sia a quella di altra norma posta a tutela della fede pubblica. Ai fini della configurabilità del delitto di sostituzione di persona, è sufficiente che l'agente abbia indotto in errore l'interlocutore, senza che sia necessario il raggiungimento del risultato sperato, essendosi l'operazione di pagamento interrotta. La responsabilità penale per il delitto di falsificazione di documento di identità può essere affermata sulla base dell'utilizzo del documento falsificato da parte dell'imputato, il quale ha evidentemente fornito la propria fotografia per la confezione di un documento a cui aveva interesse. Le censure formulate in modo stereotipato, senza riferimenti alla fattispecie concreta e senza alcun collegamento con i passaggi della motivazione della sentenza impugnata, sono inammissibili in quanto non consentono il controllo di legittimità a fronte della puntuale motivazione resa dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3408/2010 CORTE APPELLO di ROMA, del 28/04/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/04/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FABRIZIO DI MARZIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'Ambrosio Vito che ha concluso per inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la…

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