Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44092 del 15 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:44092PEN

Massima

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Il provvedimento di custodia cautelare in carcere può essere impugnato con ricorso per cassazione, ma il ricorso perde di interesse quando l'imputato è già stato scarcerato, salvo che non sia stata esplicitata la concreta possibilità di ottenere una riparazione per ingiusta detenzione. Il giudice di legittimità, in tal caso, dichiara l'inammissibilità del ricorso per sopravvenuta mancanza di interesse, in quanto l'accoglimento dello stesso non produrrebbe alcun effetto giuridicamente apprezzabile per il ricorrente. Il principio di diritto affermato mira a evitare un inutile dispendio di attività processuale, richiedendo che il ricorrente dimostri un interesse concreto e attuale all'accoglimento del ricorso, anche al fine di ottenere una eventuale riparazione per la privazione della libertà personale subita ingiustamente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. GRAMENDOLA ((omissis)) - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesc - rel. Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Di. Ce. Gi. , n. a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del tribunale di Napoli, emessa il 10.3.2010;

- letto il ricorso e il provvedimento impugnato;

- udita la relazione del cons. Dott. IPPOLITO Francesco;

- udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale, Dott. FODARONI ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

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