Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8348 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:8348SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è inammissibile per difetto di interesse ad agire qualora l'atto impugnato, come la comunicazione di avvio del procedimento sanzionatorio per abusi edilizi, non sia idoneo a ledere in modo concreto e attuale la sfera giuridica del ricorrente, in quanto l'eventuale annullamento dell'atto non sarebbe comunque in grado di arrecare alcuna utilità all'interessato, il cui destino è rimesso alla definizione dell'istanza di sanatoria pendente. Infatti, la comunicazione di avvio del procedimento non è di per sé un atto autonomamente impugnabile, in quanto emesso nell'ambito di un iter procedimentale suscettibile di definizione non necessariamente sfavorevole per il destinatario. Pertanto, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile per carenza di interesse ad agire, in quanto l'annullamento dell'atto non produrrebbe alcun effetto utile per il ricorrente.

Sentenza completa

N. 11753/2006
REG.RIC.

N. 08348/2015 REG.PROV.COLL.

N. 11753/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11753 del 2006, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), presso lo studio del quale elettivamente domicilia in Roma, via del Babuino, n.107;

contro

Comune di Roma, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con la quale elettivamente domicilia presso gli uffici dell’Avvocatura comunale in Roma, via del Tempio di Giove, n.21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale del Comune di Roma n. 1717 del 27 luglio 2006.

Visto il ricorso;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune di Roma;

Viste le …

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