Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31575 del 21 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:31575PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La resistenza violenta opposta da un soggetto all'attività di identificazione e arresto da parte di pubblici ufficiali in servizio, anche se in abiti civili, integra il reato di resistenza a pubblico ufficiale, in quanto il soggetto è tenuto a riconoscere e rispettare la qualità di pubblico ufficiale degli agenti, indipendentemente dal loro abbigliamento, quando essi si qualificano espressamente come tali. Pertanto, la mancata consapevolezza della qualità di pubblico ufficiale degli agenti non esclude la responsabilità penale per il reato di resistenza, qualora il soggetto abbia comunque opposto una reazione violenta al momento dell'identificazione e dell'arresto, anche se in un contesto di confusione e concitazione, come quello del deflusso di spettatori da un evento sportivo. Inoltre, il lancio di oggetti contundenti contro le forze dell'ordine schierate in divisa integra il reato di violenza o minaccia a pubblico ufficiale, indipendentemente dalla consapevolezza del soggetto circa la qualità di pubblico ufficiale degli agenti presi di mira. La valutazione della prova testimoniale e delle circostanze fattuali compiuta dai giudici di merito, se sorretta da motivazione logica e immune da vizi logici o giuridici, non è sindacabile in sede di legittimità, essendo preclusa una nuova valutazione del compendio probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17 febbraio 2014 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 28 giugno 2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAPOZZI ANGELO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO FRANCESCO MAURO, che ha concluso per l'annullamento con rinvio;
uditi i difensori Avv. (OMISSIS) per (OMIS…

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