Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5385 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:5385SENT

Massima

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Il potere di demolizione di opere edilizie abusive in zone vincolate sotto il profilo paesaggistico-ambientale spetta al dirigente comunale competente in materia edilizia, senza necessità di acquisire il parere della Commissione Edilizia Integrata, in quanto l'ordine di ripristino discende direttamente dall'applicazione della disciplina edilizia vigente e non costituisce irrogazione di sanzioni per la violazione di disposizioni a tutela del paesaggio. L'accertamento dell'abuso edilizio, consistente nella realizzazione senza titolo di nuove opere in zona vincolata, comporta l'applicazione della sanzione demolitoria, anche qualora l'intervento sia stato già oggetto di precedenti accertamenti, in quanto l'esercizio del potere sanzionatorio amministrativo in materia urbanistico-edilizia e di tutela del paesaggio non è soggetto a prescrizione o decadenza. L'interesse pubblico al ripristino dello stato dei luoghi è in re ipsa, in ragione della straordinaria importanza della tutela reale dei beni paesaggistici ed ambientali, che elide qualsivoglia doglianza circa la pretesa non proporzionalità della sanzione ablativa, non essendo ammissibile la sola sanzione pecuniaria in presenza di opere realizzate in assenza dei prescritti titoli abilitativi e non sanabili a posteriori. La mancata verifica della sanabilità delle opere da parte dell'Amministrazione non costituisce vizio invalidante l'ordine di demolizione, in quanto una volta accertata l'esecuzione di opere in assenza di concessione ovvero in difformità totale dal titolo abilitativo, l'atto può ritenersi sufficientemente motivato per effetto della stessa descrizione dell'abuso accertato, presupposto giustificativo necessario e sufficiente a fondare la spedizione della misura sanzionatoria.

Sentenza completa

N. 03567/2006
REG.RIC.

N. 05385/2011 REG.PROV.COLL.

N. 03567/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3567 del 2006, proposto da:
Mattera Giovanni Antonio, rappresentato e difeso dall'avv. Giuseppe Di Meglio e, ai sensi dell’art. 25 del d. lgs. 104/2010, domiciliato d’ufficio, in assenza di elezione di domicilio nel Comune di Napoli, presso la Segreteria del T.A.R. Campania in Napoli, piazza Municipio, 64;

contro

Comune di Serrara Fontana, in persona del legale rappresentante p.t., non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell’ordinanza di demolizione n. 32 del 20.2.2006;

nonché di ogni altro atto pregresso, connesso o consequenziale, ivi comprese le relazioni della sq…

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