Il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità amministrativa, può istituire zone a traffico limitato (ZTL) per autobus turistici al fine di tutelare il patrimonio artistico, architettonico e ambientale delle aree centrali della città, nonché per garantire la fluidità della circolazione stradale, anche attraverso l'introduzione di un sistema di permessi a pagamento. Tali misure, pur incidendo sulla libertà di iniziativa economica e di concorrenza delle imprese di trasporto turistico, sono legittime in quanto volte a realizzare un equilibrato bilanciamento tra gli interessi pubblici di tutela del patrimonio culturale, della salute e dell'ambiente, e le esigenze di mobilità, nel rispetto dei principi di ragionevolezza e proporzionalità. L'amministrazione comunale, nel definire la disciplina delle ZTL, può legittimamente prevedere un regime differenziato di accesso e circolazione tra autobus turistici e trasporto pubblico locale, in considerazione del diverso impatto che tali mezzi determinano sulla viabilità e sull'integrità del patrimonio monumentale. Inoltre, l'istituzione di un sistema tariffario per l'accesso alle ZTL non contrasta con le previsioni del Piano Generale del Traffico Urbano, che già contempla la possibilità di revisione delle ZTL e delle relative tariffe attraverso successivi atti regolatori.