Il ricorso proposto dalla società Aeroporti di Roma avverso il provvedimento di revoca dell'autorizzazione per l'impianto di incenerimento di rifiuti solidi urbani è dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse a ricorrere, in quanto l'impianto è stato successivamente autorizzato con provvedimento n. 57 del 1996 e comunque risulta inutilizzato dal 1999. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio rileva che, a seguito delle modifiche intervenute, non sussiste più alcun interesse residuo in capo alla ricorrente, essendo stata altresì sospesa la revoca impugnata. Pertanto, il ricorso è dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse a ricorrere, con compensazione integrale delle spese di giudizio tra le parti. La massima che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Il ricorso proposto avverso un provvedimento di revoca di un'autorizzazione amministrativa deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse a ricorrere qualora, nelle more del giudizio, l'impianto o l'attività oggetto del provvedimento impugnato sia stato successivamente autorizzato o risulti comunque inutilizzato, venendo meno così l'interesse residuo della parte ricorrente. In tali casi, le spese di giudizio possono essere compensate integralmente tra le parti.