Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2197 del 2021

ECLI:IT:TARLAZ:2021:2197SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un provvedimento dovuto e vincolato per l'amministrazione, a prescindere dalla valutazione di interessi pubblici e privati, in quanto finalizzato al ripristino della legalità urbanistico-edilizia violata. La mancata comunicazione dell'avvio del procedimento non inficia la legittimità dell'ordine di demolizione, in quanto tale atto è privo di margini di discrezionalità e non richiede il previo apporto partecipativo del destinatario. L'ordine di demolizione può essere legittimamente adottato anche oltre il termine di efficacia dell'eventuale precedente provvedimento di sospensione dei lavori, non costituendo quest'ultimo un presupposto di legittimità del provvedimento ripristinatorio. L'amministrazione è esonerata dall'obbligo di una motivazione analitica sull'interesse pubblico alla demolizione, essendo sufficiente la mera descrizione degli abusi accertati e l'indicazione della normativa violata. La presentazione di un'istanza di applicazione della sanzione pecuniaria in luogo della demolizione, ai sensi dell'art. 34, comma 2, del D.P.R. n. 380/2001, non determina la perdita di efficacia dell'ordine di demolizione, incidendo unicamente sulle concrete modalità esecutive del ripristino. In presenza di opere edilizie abusive, il potere di demolizione rappresenta un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione, a prescindere dalla valutazione di interessi pubblici e privati, essendo prioritario l'interesse pubblico al ripristino della legalità urbanistico-edilizia violata.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/02/2021

N. 02197/2021 REG.PROV.COLL.

N. 06919/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6919 del 2009, proposto da
Soc F.lli Piedimonte S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Fausto Fioravanti, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Tevere, 46;

contro

Comune di Roma, ora Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avv. Umberto Garofoli, domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della Determinazione Dirigenziale n. 452 del 19.3.2009, notificata in data 28 maggio 2009, con la quale si è proceduto ad ingiungere la …

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