Cassazione penale Sez. I sentenza n. 978 del 13 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:978PEN

Massima

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Il concorso nel reato di sequestro di persona a scopo di estorsione può essere affermato nei confronti del partecipante all'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di tale delitto, qualora emerga una sua diretta e fattiva partecipazione alle attività relative all'accoglimento e alla segregazione degli immigrati clandestini, anche in assenza di una specifica programmazione preventiva di tale reato nell'ambito del disegno criminoso associativo. Tuttavia, il mancato riconoscimento della continuazione tra il reato associativo e i reati-fine è legittimo ove non risulti provata, in concreto, l'esistenza di un unitario e preventivo disegno criminoso che abbracci tutti i singoli fatti delittuosi, essendo necessario che i reati-fine siano stati programmati almeno nelle loro linee essenziali al momento della costituzione del sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1/2013 CORTE ASSISE APPELLO di MESSINA, del 04/06/2013;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/07/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALASSO Aurelio che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS) il quale ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di (OMI…

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