Il rilascio del nulla osta al lavoro subordinato di cittadini stranieri è subordinato alla verifica, da parte dell'amministrazione competente, della capacità economica e patrimoniale del datore di lavoro, da effettuarsi con riferimento a parametri quali il fatturato, l'equilibrio economico-finanziario, il numero di dipendenti e il tipo di attività svolta, al fine di accertare la sostenibilità economica dell'assunzione programmata e la concreta possibilità di instaurazione di un rapporto di lavoro regolare e duraturo. Tale valutazione, che deve essere adeguatamente motivata, non può limitarsi a una mera affermazione di carenza della capacità economica, ma deve dar conto in modo analitico degli elementi presi in considerazione e delle ragioni per cui si è ritenuta non sussistente la capacità del datore di assicurare l'effettiva instaurazione e il regolare svolgimento del rapporto di lavoro. L'omessa comunicazione dell'avvio del procedimento di revoca del nulla osta, in violazione del contraddittorio endoprocedimentale, comporta l'annullamento del provvedimento finale qualora il ricorrente dimostri che, ove fosse stato posto in condizione di partecipare al procedimento, avrebbe potuto introdurre elementi conoscitivi idonei ad incidere sulla determinazione finale dell'amministrazione, come ad esempio la prova della capacità economica del datore di lavoro o la richiesta di rilascio del permesso di soggiorno in attesa di occupazione.