Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34374 del 6 agosto 2015

ECLI:IT:CASS:2015:34374PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando vi sia la reiterazione di minacce o molestie, tali da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura nella persona offesa, ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva, e da alterare le sue abitudini di vita. La valutazione di tali condotte non può essere effettuata in maniera parcellizzata, ma deve considerare il complessivo quadro fattuale, anche con riferimento a comportamenti che, pur non integrando di per sé reati, risultino tuttavia espressivi della volontà dell'agente di destabilizzare e vessare la vittima. In tale prospettiva, non assumono rilievo le eventuali iniziative giudiziarie intraprese dall'imputato, ove le stesse risultino strumentali al perseguimento di tale finalità persecutoria. L'elemento soggettivo del reato è integrato dal dolo generico, consistente nella coscienza e volontà di porre in essere le condotte reiterate di minaccia o molestia, a prescindere dalla specifica finalità persecutoria. La valutazione della credibilità della persona offesa e della attendibilità delle prove a suo carico rientra nell'ambito del libero convincimento del giudice di merito, la cui motivazione è incensurabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CAPUTO A. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1220/2014 CORTE APPELLO di BRESCIA, del 02/07/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPUTO ANGELO;

Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott. DELEHAYE E., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza delib…

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