Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6547 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:6547SENT

Massima

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Il rilascio di un permesso di soggiorno elettronico a seguito di un ricorso giurisdizionale determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, rendendo il ricorso improcedibile. Il giudice amministrativo, in tali casi, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, compensando integralmente le spese tra le parti in considerazione della sussistenza di giusti motivi. Tale principio si fonda sull'esigenza di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando pronunce meramente dichiarative su situazioni ormai superate dall'adozione del provvedimento favorevole al ricorrente. La massima si applica ogni qualvolta l'Amministrazione adotti un provvedimento favorevole al ricorrente nel corso del giudizio, facendo venir meno l'interesse all'annullamento dell'atto impugnato originariamente. In tali ipotesi, il giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese tra le parti in ragione della particolare situazione processuale determinatasi.

Sentenza completa

N. 07908/2010
REG.RIC.

N. 06547/2011 REG.PROV.COLL.

N. 07908/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7908 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via del Casale Strozzi, 31 Sc A;

contro

Ministero dell'Interno, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Dello Stato, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12; Questura di Roma;

per l'annullamento

del decreto della Questura di Roma in data 8.6.2010, notificato in data 12.8.2010 di rifiuto del permesso di soggiorno;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Mi…

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