Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 623 del 2012

ECLI:IT:TARLT:2012:623SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La mancata contestazione nella comunicazione di avvio del procedimento di taluni interventi edilizi, successivamente ordinati in sede provvedimentale, determina l'illegittimità di tale parte del provvedimento per violazione del contraddittorio procedimentale, non sanabile ai sensi dell'art. 21-octies, comma 2, della legge n. 241/1990, in quanto il contraddittorio avrebbe potuto essere utile per l'amministrazione al fine di accertare la natura meramente manutentiva di tali interventi, sottratti all'obbligo di titolo abilitativo. Pertanto, il provvedimento che ordina la rimozione di opere edilizie non previamente contestate in sede di avvio del procedimento deve essere annullato per tale parte, pur restando valido per gli altri interventi oggetto di contestazione.

Sentenza completa

N. 00580/2006
REG.RIC.

N. 00623/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00580/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 580 del 2006, proposto da:
La Capannina 2000 S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, sig. ((omissis)), rappresentata e difesa dall’avv. ((omissis)) e con domicilio ex lege fissato presso la Segreteria del T.A.R., in Latina, via A. Doria n. 4

contro

Comune di Terracina, non costituito in giudizio

per l’annullamento,

previa sospensione dell’esecuzione,

- dell’ordinanza del Comune di Terracina – Dipartimento Attività Edilizia, n. 051/X del 2 marzo 2006, notificata in data 23 marzo 2006, recante ingiunzione a demolire opere abusive realizzate in …

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