Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31590 del 11 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:31590PEN

Massima

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La giurisdizione penale militare sussiste quando il reato di truffa è commesso da un militare in servizio e il danno patrimoniale è arrecato all'Amministrazione militare, a prescindere dalla provenienza della provvista finanziaria utilizzata per il pagamento delle somme indebitamente percepite, in quanto le stesse, una volta acquisite dall'Amministrazione militare, devono considerarsi destinate al soddisfacimento dei suoi compiti istituzionali. Integra il reato di truffa militare aggravata la condotta del militare che, abusando della sua posizione di comando e delle credenziali informatiche assegnategli in via esclusiva, inserisce nel sistema elettronico dati relativi a ore di lavoro straordinario mai effettuate, procurando un ingiusto profitto personale e un corrispondente danno patrimoniale all'Amministrazione militare, con piena coscienza e volontà della condotta illecita, senza che possano essere accolte giustificazioni basate sulla buona fede o su un mero errore, in considerazione della sistematicità e frequenza delle irregolarità riscontrate. La particolare tenuità del fatto, ai sensi dell'art. 131-bis c.p., non ricorre quando la condotta, caratterizzata da modalità fraudolente e da un danno non irrilevante, si inserisce in un programma criminoso abituale, come desumibile dalla reiterazione di più episodi, dalla posizione di comando ricoperta dall'imputato e dalla lesione del rapporto di fiducia con l'Amministrazione militare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMAPENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

Dott. BARONE Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/11/2016 della Corte militare di appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. TARDIO Angela;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Procuratore generale militare Dott. LUIGI Maria Flamini, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento dei motivi del r…

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