Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9157 del 8 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:9157PEN

Massima

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Il giudice penale, nell'accertare la configurabilità del reato di inottemperanza a un ordine della pubblica amministrazione di cui all'art. 650 c.p., deve verificare la legittimità sostanziale e formale del provvedimento amministrativo presupposto, valutando la sussistenza dei requisiti di legge, quali la presenza di una situazione di effettiva emergenza che imponga l'adozione di misure urgenti e indifferibili a tutela di interessi pubblici generali, come la salute o l'ambiente, e non di meri interessi privati. L'ordine impartito dal sindaco ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. n. 267/2000 deve essere adeguatamente motivato in relazione ai presupposti di necessità e urgenza, non potendo essere utilizzato per rimediare a situazioni di mera trascuratezza o decoro di un fondo privato, prive di rilevanza per la collettività. In assenza di tali requisiti, l'ordine amministrativo è illegittimo e non può costituire il presupposto per l'integrazione del reato di cui all'art. 650 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 372/2006 TRIB. SEZ. DIST. di POZZUOLI, del 18/01/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/02/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA CASSANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. G. D'Angelo, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata perche' il reato e' esti…

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