Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2264 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:2264SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della potestà sanzionatoria in materia edilizia, dispone l'ingiunzione di demolizione delle opere abusive come atto dovuto e obbligatorio, in quanto costituisce la prima fase del procedimento repressivo, fondata sul mero accertamento dell'abuso commesso, senza che rilevi la possibilità di applicare la sanzione pecuniaria in luogo di quella ripristinatoria, la quale rappresenta una mera eventualità della successiva fase esecutiva. L'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso edilizio è in re ipsa, non richiedendo ulteriori apprezzamenti discrezionali, essendo sufficiente la descrizione dell'abuso accertato per motivare adeguatamente il provvedimento sanzionatorio. Pertanto, l'ingiunzione di demolizione, emessa ai sensi dell'art. 33 del D.P.R. n. 380/2001, è legittima quando l'intervento edilizio realizzato, qualificato come ristrutturazione pesante, comporta modifiche di volume, sagoma, prospetti o superfici, non rientrando tra le opere minori soggette a denuncia di inizio attività e richiedendo il previo rilascio del permesso di costruire.

Sentenza completa

N. 00636/2010
REG.RIC.

N. 02264/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00636/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 636 del 2010, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Napoli, alla via Arenaccia, 128 (presso lo studio dell’avv. ((omissis)));

contro

Comune di Cardito, in persona del Sindaco p.t., non costituito;

e con l'intervento di

ad opponendum:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con la quale è domiciliato in Napoli presso la Segreteria del T.A.R., ai sensi dell’art.25 c.p.a.;

per l'annullamento

dell’ordi…

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