Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31801 del 12 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:31801PEN

Massima

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Il reato di diffamazione commesso mediante ripetuti commenti offensivi dell'onore e della reputazione di una persona sui social network, pur essendo espressione di una condotta plurima e reiterata, non esclude necessariamente l'applicabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p., la quale deve essere valutata caso per caso, tenendo conto della gravità del fatto, del mezzo utilizzato, della gratuità delle offese, della capacità a delinquere del reo e di ogni altro elemento idoneo a escludere o confermare l'abitualità della condotta, senza che la continuazione tra i reati comporti automaticamente l'esclusione di tale causa di non punibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza dei 03/05/2019 della CORTE APPELLO SEZ.DIST. di TARANTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MARIA TERESA BELMONTE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. LOY MARIA FRANCESCA.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Taranto ha confermato quella del Tribunale di quella stessa citta' che aveva riconosciuto (OM…

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