Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43633 del 14 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:43633PEN

Massima

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Il danneggiamento aggravato, di cui all'art. 635, comma 2, n. 3, c.p., non è stato depenalizzato dal D.Lgs. n. 7 del 2016, essendo stato contestato e ritenuto all'esito del giudizio di merito nella forma aggravata. Il ricorso per cassazione, privo di autosufficienza e di riferimenti alle specifiche ipotesi di cui all'art. 606 c.p.p., contenente mere affermazioni apodittiche non rilevanti ai fini della decisione impugnata, deve essere dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle Ammende, in assenza di ragioni di esonero.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. ALMA Marc - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS)
avverso la sentenza del 27/10/2014 della Corte di Appello di Trieste;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALMA ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ROMANO Giulio, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata in relazione al reato di cui all'articolo 635 c.p. per intervenuta depenalizzazio…

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