Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza n. 229 del 2012

ECLI:IT:TARPE:2012:229SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie ritenute abusive è legittimo qualora il proprietario non abbia impugnato il precedente provvedimento di diniego della sanatoria, con il quale è stata accertata l'abusività delle stesse opere. In tal caso, l'ordine di demolizione si fonda sull'accertamento di abusività già intervenuto con il provvedimento di diniego della sanatoria, non impugnato dal proprietario, e risulta pertanto inammissibile il successivo ricorso avverso l'ordine di demolizione per difetto di impugnazione di un atto presupposto. Inoltre, la motivazione dell'ordine di demolizione, che si limiti a richiamare gli atti in possesso dell'amministrazione, è ritenuta congrua e sufficiente, in particolare laddove le norme tecniche di attuazione escludano dal computo della superficie gli spazi chiusi su non più di due lati, mentre nel caso di specie la chiusura riguardi tre lati. In tali ipotesi, il ricorso avverso l'ordine di demolizione deve essere rigettato, con condanna della parte ricorrente alle spese di giudizio.

Sentenza completa

N. 00251/2010
REG.RIC.

N. 00229/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00251/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 251 del 2010, proposto da:
Angela Spiritoso e Francesco D'Aurelio, rappresentati e difesi dagli avv. Massimo Liberatore e Federica Liberatore, con domicilio eletto presso il primo, in Pescara, via Puccini 31;

contro

Il Comune di San Giovanni Teatino, rappresentato e difeso dall'avv. Vincenzo Di Baldassarre, con domicilio eletto presso il suo studio, in Pescara, via Venezia, n. 25;

per l'annullamento

dell’ordinanza di demolizione n. 21 del 2010 emessa dal Comune, che, sulla base di un verbale di accertamento, ha contestato ai ricorrenti una seri…

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