Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 1344 del 2013

ECLI:IT:TARPIE:2013:1344SENT

Massima

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Il Comune, nell'ambito delle verifiche di compatibilità degli impianti di distribuzione carburanti già esistenti sul proprio territorio, è tenuto a limitare l'oggetto della verifica al rispetto della normativa del Codice della Strada e del relativo Regolamento di attuazione, senza poter estendere l'accertamento ad altri profili di incompatibilità, quali quelli urbanistici o ambientali. Pertanto, il Comune può dichiarare l'incompatibilità di un impianto solo qualora esso risulti non conforme alle prescrizioni del Codice della Strada, in particolare per quanto riguarda la distanza minima degli accessi veicolari dall'intersezione stradale. In tali casi, il Comune deve comunque consentire all'esercente la possibilità di adeguare l'impianto, concordando con gli uffici competenti gli interventi tecnici necessari, senza poter procedere immediatamente alla chiusura e rimozione dell'impianto. L'atto comunale che comunica gli esiti delle verifiche di compatibilità, pur essendo privo di profili di discrezionalità, deve comunque indicare in modo chiaro e puntuale le specifiche ragioni di incompatibilità riscontrate, al fine di consentire all'interessato di comprendere le criticità da risolvere e di attivare il confronto con l'amministrazione per l'adeguamento dell'impianto. Il mancato rispetto di tali principi da parte del Comune determina l'illegittimità del provvedimento di dichiarazione di incompatibilità dell'impianto.

Sentenza completa

N. 00802/2000
REG.RIC.

N. 01344/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00802/2000 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 802 del 2000, proposto da:
ENI S.P.A. (già Agip Petroli s.p.a.), in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avv.ti Alessandro Re, Lorenzo Acquarone e Alberto Marconi, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Alessandro Re in Torino, piazza XVIII Dicembre, 5;

contro

COMUNE di TORINO, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv. Maria Lacognata, con domicilio eletto presso gli uffici dell’Avvocatura Comunale in Torino, via Corte D'Appello, 16;

e con l'intervento di

ad adiuvandum
:
OIL ITALI…

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