Consiglio di Stato sentenza n. 5232 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:5232SENT

Massima

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Il termine decadenziale per l'impugnazione di un permesso di costruire decorre dalla piena conoscenza dell'atto, che si realizza non solo quando il ricorrente abbia avuto contezza integrale del provvedimento, ma anche quando abbia percepito l'esistenza di un provvedimento amministrativo e degli aspetti che ne rendono evidente la lesività della sua sfera giuridica, in modo da rendergli attuale l'interesse ad agire. Pertanto, la presenza del cartello di cantiere, l'avvio dei lavori di demolizione e ricostruzione, nonché gli ulteriori elementi di fatto caratterizzanti la fattispecie concreta, integrano la prova presuntiva della conoscenza del provvedimento, a prescindere dalla piena conoscenza di tutti i suoi contenuti. Ciò al fine di evitare che il termine di impugnazione possa essere arbitrariamente spostato ad libitum per iniziativa del soggetto interessato a contestare il titolo edilizio, in spregio alle esigenze di certezza e stabilità dei rapporti giuridici amministrativi e degli interessi pubblici in essi implicati. Pertanto, il ricorso avverso un permesso di costruire è da ritenersi irricevibile qualora proposto oltre il termine decadenziale di 60 giorni dalla piena conoscenza dell'atto, desumibile dalla presenza di elementi fattuali che rendano evidente l'esistenza e la lesività del provvedimento, anche in assenza di una conoscenza integrale di tutti i suoi contenuti.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/11/2017

N. 05232/2017REG.PROV.COLL.

N. 05698/2016 REG.RIC.

N. 06004/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello numero di registro generale 5698 del 2016, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, piazza di Pietra, 63;

contro

Comune di Cicciano, non costituito in giudizio;

nei confronti di

((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via G.G. Belli, 39;
((omissis)), non costituito in giudizio;

sul ricorso in appello numero di registro generale 6004 del 2016, proposto da:

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