Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1825 del 2016

ECLI:IT:TARMI:2016:1825SENT

Massima

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Il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, qualora questa dichiari di non avere più interesse all'annullamento dell'atto impugnato, con la conseguente compensazione delle spese processuali tra le parti, attesa la limitata attività difensiva svolta dall'amministrazione resistente. In tali ipotesi, il giudice amministrativo, accertato il venir meno dell'interesse all'azione, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito della legittimità dell'atto impugnato, in ossequio al principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo. La declaratoria di improcedibilità per difetto di interesse sopravvenuto non implica alcun giudizio di merito sulla fondatezza o meno delle censure originariamente dedotte, ma si limita a prendere atto del venir meno dell'interesse all'annullamento dell'atto da parte del ricorrente, con conseguente cessazione della materia del contendere. In tali casi, le spese processuali possono essere compensate tra le parti, in considerazione della limitata attività difensiva svolta dall'amministrazione resistente, che si è costituita in giudizio senza svolgere ulteriori difese di merito.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/10/2016

N. 01825/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00978/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Nel giudizio introdotto con il ricorso 978 del 2014, proposto da Impresa Sangalli Giancarlo e C. S.r.l. e da Ditta Colombo Biagio S.r.l., in persona dei legali rappresentanti
pro tempore
, assistite e difese dall'avvocato Maurizio Boifava C.F. BFVMRZ64P23F205K, con domicilio eletto presso il suo studio in Monza, via De Amicis, 6;

contro

Comune di San Giuliano Milanese, in persona del sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Filippo Carimati C.F. CRMFPP61L12F704Q, Claudio Colombo C.F. CLMCLD64H18I625H, con domicilio eletto presso lo studio del primo in Milano, via Beccaria, 5;

per l'annullamento

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