Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20246 del 8 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:20246PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La continuazione tra reati associativi di stampo mafioso, oggetto di pluralità di giudicati, può riguardare distinte condotte di partecipazione alla medesima associazione ovvero condotte di partecipazione a diverse compagini criminose. Ai fini del riconoscimento della continuazione, è necessario accertare se si tratti di diverse associazioni ovvero della medesima, sulla base di quanto stabilito nei giudicati di condanna. Inoltre, il giudizio sulla continuazione tra reati richiede che sia accertato che l'agente, prima di dare inizio alla serie criminosa, abbia avuto una rappresentazione, almeno sommaria, dei reati che si accingeva a commettere e che detti reati siano stati ispirati ad una finalità unitaria, non essendo sufficiente una mera tendenza a delinquere o una generica scelta di vita criminale. La distanza temporale tra i reati costituisce un elemento significativo per escludere la contestuale deliberazione, salvo che non emergano specifici indizi di una programmazione unitaria, anche se non dettagliata, dei diversi episodi delittuosi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/11/2019 della CORTE APPELLO di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BIANCHI MICHELE;
lette le conclusioni del PG Dott. BIRRITTERI Luigi che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con istanza depositata in data 23.7.2019 (OMISSIS), tramite il suo difensore di fiducia, chiedeva il riconoscimento della continuazione, ai sensi dell'articolo 671 c.p.p., fra i reati …

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