L'ordine di rimozione di rifiuti abbandonati, emesso dall'autorità amministrativa ai sensi dell'art. 192 del d.lgs. n. 152/2006, deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento ai soggetti interessati, ai sensi dell'art. 7 della legge n. 241/1990, al fine di garantire il loro effettivo contraddittorio in merito all'accertamento delle responsabilità per l'abusivo deposito dei rifiuti. Tale comunicazione non può essere surrogata dalla mera notificazione del verbale di accertamento della violazione, qualora questa avvenga contestualmente all'ordine di rimozione. L'assenza di tale comunicazione preliminare determina l'illegittimità dell'ordine di rimozione, in quanto viola il principio del contraddittorio procedimentale, espressamente previsto dalla normativa in materia di tutela ambientale. Il potere di ordinanza in materia di rifiuti abbandonati, infatti, non rientra nel novero dei poteri contingibili e urgenti di cui agli artt. 50 e 54 del TUEL, ma costituisce un ordinario potere di intervento attribuito "ex lege" all'autorità amministrativa, privo dei caratteri di straordinarietà e urgenza che contraddistinguono il potere d'ordinanza. Pertanto, l'esercizio di tale potere deve rispettare le garanzie procedimentali previste dalla legge n. 241/1990, a tutela dei diritti e degli interessi dei soggetti coinvolti.