Tribunale regionale di Giustizia Amministrativa Trentino Alto Adige - Trento sentenza n. 37 del 2023

ECLI:IT:TRGATN:2023:37SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La concessione di un lotto di cava può essere legittimamente revocata dal Comune concedente qualora la compagine sociale del concessionario, società di capitali, subisca modifiche tali da non mantenere la maggioranza delle partecipazioni in capo ad almeno uno dei soci esistenti alla data della delibera consiliare che ha definito il volume di materiale da estrarre e il termine finale di coltivazione, in conformità a quanto previsto dal disciplinare di concessione liberamente sottoscritto dal concessionario. Tale clausola del disciplinare, che subordina il mantenimento della concessione alla permanenza della maggioranza delle quote in capo ad uno dei soci originari, è legittima e non contrasta con i principi costituzionali ed eurounitari di eguaglianza, ragionevolezza, libertà di iniziativa economica e di proprietà, né con i principi di tutela della concorrenza, in quanto volta a preservare l'assetto proprietario originario della concessione non affidata con procedura ad evidenza pubblica. La revoca della concessione per violazione di tale clausola non è illegittima, in quanto il concessionario ha volontariamente accettato il relativo vincolo e la modifica della compagine sociale, determinata dalla rinuncia del socio originario a sottoscrivere l'aumento di capitale necessario a ripianare le perdite, integra una fattispecie rilevante ai fini della revoca, non potendosi configurare tale modifica come meramente conseguenza di disposizioni di legge.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/03/2023

N. 00037/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00142/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Trento

(Sezione Unica)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

nel giudizio introdotto con il ricorso numero di registro generale 142 del 2022, proposto da Silpa - Società Industria Lavoratori Porfido s.r.l., in persona del suo legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)) e dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Trento, via Calepina, 65;

contro

Comune di Albiano, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, ai sensi dell’art. 41 del d.P.R. 1 febbraio 1973, n. 49 come sostituito dall’art. 1 del decreto le…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.