Cassazione penale Sez. III sentenza n. 8522 del 27 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:8522PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: L'amministratore di fatto di una società, che si avvale di fatture per operazioni inesistenti al fine di evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto, è penalmente responsabile ai sensi dell'art. 110 c.p. e dell'art. 2 del D.Lgs. n. 74/2000, anche in assenza della sua formale nomina e sottoscrizione della dichiarazione fiscale, qualora emerga dalla prova testimoniale e documentale il suo concreto coinvolgimento nella gestione della società e nella realizzazione della frode fiscale, attraverso l'impartizione di direttive per la compilazione delle fatture false, l'indicazione dei pagamenti da effettuare e l'utilizzo di società "cartiere" per la creazione di crediti di imposta inesistenti. La responsabilità penale dell'amministratore di fatto sussiste a prescindere dalla posizione dell'amministratore formale, il quale può essere escluso dalla responsabilità ove risulti essere stato tratto in errore circa la fittizia natura delle operazioni. L'accertamento della responsabilità penale dell'amministratore di fatto non richiede la prova di specifiche condotte di registrazione, conservazione e utilizzo delle fatture false, essendo sufficiente la dimostrazione del suo coinvolgimento nella gestione fraudolenta della società e nella realizzazione della frode fiscale. L'elemento soggettivo del reato può essere desunto, oltre che dalla consapevolezza della natura fittizia delle operazioni, anche dalla sproporzione tra il prezzo di acquisto della merce e il suo valore di mercato, in assenza di una plausibile giustificazione alternativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/12/2017 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa CIRIELLO ANTONELLA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. CANEVELLI PAOLO che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS) quale sostituto processuale dell'avv. (OMISSIS) che ha concluso chiedendo l&…

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