Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 379 del 2015

ECLI:IT:CGARS:2015:379SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di revoca di un contributo pubblico, ancorché basato su fatti accertati in un procedimento penale concluso con sentenza di patteggiamento, deve essere adeguatamente motivato dall'amministrazione procedente attraverso un autonomo accertamento dei fatti e della responsabilità, senza poter fare mero rinvio all'esito del giudizio penale, il quale non contiene un accertamento idoneo a fare stato in sede amministrativa. Tuttavia, qualora l'amministrazione abbia comunque esplicitato, anche per relationem, i fatti posti a fondamento della revoca, facendo riferimento a specifici elementi istruttori come una perizia tecnica, e gli interessati abbiano addirittura reso confessione in merito a tali fatti, il provvedimento di revoca deve ritenersi sufficientemente motivato e legittimo, non essendo necessario un ulteriore autonomo accertamento amministrativo.

Sentenza completa

N. 00773/2013
REG.RIC.

N. 00379/2015REG.PROV.COLL.

N. 00773/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

in sede giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 773 del 2013, proposto da:
Assessorato Regionale delle Risorse Agricole e Alimentari, Ispettorato Provinciale Per L'Agricoltura di Ragusa, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale, domiciliata in Palermo, ((omissis)), N. 81;

contro

((omissis)), ((omissis));

per la riforma

della sentenza del T.A.R. SICILIA - SEZ. STACCATA DI CATANIA: SEZIONE IV n. 00246/2013, resa tra le parti

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udie…

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