Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48714 del 17 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:48714PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione, nel valutare l'applicazione dell'istituto della continuazione tra più condanne definitive, deve accertare l'esistenza di un medesimo disegno criminoso, tenendo conto di diversi elementi sintomatici, quali la vicinanza temporale tra i fatti, l'omogeneità dei reati commessi e la deliberazione unitaria delle condotte illecite sin dalla commissione del primo reato. Ove tali elementi non siano riscontrati, il giudice può legittimamente escludere la continuazione, anche in presenza della sola identità del luogo di commissione dei reati, in quanto l'unicità del disegno criminoso costituisce l'indispensabile condizione per la configurabilità dell'istituto. La decisione del giudice di merito, se congruamente motivata, non è sindacabile in sede di legittimità, essendo rimessa alla sua discrezionalità la valutazione dei presupposti applicativi della continuazione, ai sensi dell'art. 671 c.p.p. e dell'art. 81 c.p. Il giudice, nel rideterminare la pena complessiva in applicazione della continuazione, deve esplicitare i parametri adottati ai sensi dell'art. 133 c.p., al fine di consentire la ricostruzione dell'iter logico seguito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO M. Cristina - Presidente

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 535/2014 GIP TRIBUNALE di CATANIA, del 19/03/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere dott. ((omissis));
lette le conclusioni del Procuratore generale, in persona del Dott. SPINACI Sante, che chiedeva il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 19/03/2015 il G.I.P. del Tribunale di Catania, in funzione di giudice dell'esecuzione, accoglieva parzialmente l'istanza di applicazione della continuazione…

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