Il Comune non può imporre ai privati, in via di ordinanza, la realizzazione di opere di interesse pubblico, come parcheggi, in assenza di una specifica previsione normativa o di un titolo convenzionale che preveda tale obbligo. Il potere di ordinanza del Comune, ai sensi dell'art. 27 del T.U. 380/2001, consente di ottenere l'effetto negativo della demolizione di opere abusive, ma non l'effetto positivo di imporre la costruzione di opere. Per raggiungere tale risultato, l'amministrazione deve ricorrere a strumenti di natura contrattuale, come la convenzione urbanistica o il titolo convenzionato, attraverso i quali il privato si obbliga volontariamente a realizzare le opere di interesse pubblico. In mancanza di tali presupposti, l'ordine comunale di realizzare parcheggi privati ad uso pubblico è illegittimo per violazione del principio di legalità di cui all'art. 23 della Costituzione. L'illegittimità di tale ordine determina l'illegittimità complessiva dell'ordinanza, che deve essere annullata, con conseguente necessità per il Comune di riesaminare l'intera vicenda.