Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3314 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:3314SENT

Massima

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Il mutamento di destinazione d'uso di un immobile è soggetto alla disciplina urbanistica comunale, la quale può prevedere limiti e divieti anche in relazione a passaggi tra categorie catastali omogenee. L'amministrazione comunale, nell'esercizio del potere di autotutela, può annullare il titolo edilizio illegittimamente rilasciato per un mutamento di destinazione d'uso in violazione della normativa urbanistica locale, senza necessità di una puntuale motivazione sulle ragioni di interesse pubblico, quando il contrasto con la disciplina vincolistica risulti evidente. In tali ipotesi, l'interesse pubblico alla tutela del territorio e al rispetto della pianificazione urbanistica prevale sulle posizioni di vantaggio acquisite dai privati, anche quando l'atto ampliativo abbia prodotto i suoi effetti in via definitiva. Il Comune, pertanto, può legittimamente annullare in autotutela la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) relative a un mutamento di destinazione d'uso non conforme agli strumenti urbanistici comunali, senza dover fornire una specifica motivazione sulle ragioni di interesse pubblico, quando il contrasto con la disciplina vincolistica risulti palese. L'art. 23-ter del D.P.R. 380/2001, che disciplina in via generale il mutamento di destinazione d'uso, è derogabile dalle norme urbanistiche locali che prevedano limiti o divieti al riguardo, in attuazione del principio di sussidiarietà che attribuisce agli enti territoriali il potere di regolamentare il governo del territorio di propria competenza. Pertanto, il Comune può legittimamente vietare il passaggio da una categoria catastale produttiva o commerciale a quella residenziale, anche all'interno della stessa macro-categoria funzionale, in ragione di esigenze di tutela del territorio e di contenimento delle zone residenziali in aree vincolate o sismicamente attive.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/07/2020

N. 03314/2020 REG.PROV.COLL.

N. 03290/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3290 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Pozzuoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via Rione Sirignano 10;

nei confronti

((omissis)) non costituito in giudizio;
Soc. Coop. La Rinascita Flegrea S.r.l., rappresentata e difesa dall'a…

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