Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7813 del 28 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:7813PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura cautelare della custodia in carcere può essere mantenuta anche in assenza dell'aggravante di cui all'art. 7 della Legge n. 203 del 1991, qualora permangano concrete ed attuali esigenze cautelari, come l'elevata pericolosità sociale del soggetto, desumibile dal suo apporto determinante nell'indurre le parti offese ad accedere alla richiesta estorsiva, nonché dai suoi precedenti penali, a prescindere dal mero decorso del tempo dalla commissione del reato. Il giudice, nel valutare la permanenza delle esigenze cautelari, non è vincolato dal giudicato cautelare precedente, ma deve verificare la sopravvenienza di nuovi elementi sintomatici dell'esclusione o dell'affievolimento di tali esigenze, che nel caso di specie non sono stati ritenuti sussistenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza della Sezione del riesame del Tribunale di Lecce in data 22.7.2011;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal ((omissis));

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con il provvedimento impugnato veniva confermata l'ordinanza del Giudice per le indagini preliminari…

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