Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 10819 del 19 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:10819PEN

Massima

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La recidiva specifica reiterata, quando contestata all'imputato, comporta un aumento di pena predeterminato dalla legge nella misura di due terzi, mentre l'aumento per la continuazione è individuato in misura non inferiore ad un terzo della pena stabilita per il reato più grave. Tali aumenti vanno calcolati sulla pena base prima dell'applicazione della diminuente prevista per il rito abbreviato. Il giudice, nel determinare la pena finale, deve rispettare tali criteri legali di commisurazione, senza poter discostarsene, al fine di garantire il principio di legalità e di proporzionalità della sanzione penale. La mancata corretta applicazione di tali aumenti di pena, comporta l'annullamento della sentenza limitatamente alla misura della pena, con rinvio al giudice di merito per il nuovo giudizio sul punto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. MARZANO Francesco - Consigliere

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI ANCONA;

nei confronti di:

1) EL. YO. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 149/2008 TRIB. di Macerata SEZ.DIST. di CIVITANOVA MARCHE, del 10/03/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/12/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO FOTI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MUR…

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