Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società Supermercato del Legno S.r.l. contro il provvedimento di Roma Capitale che ne aveva disposto il divieto di prosecuzione dell'attività abusiva di media struttura di vendita del settore non alimentare, ha dichiarato il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse. Ciò in quanto, a seguito della presentazione di una SCIA da parte della società ricorrente per la cessazione dell'attività e della successiva presentazione di una SCIA da parte di altra società (Casa del Legno 2016 SRL) per l'esercizio di un'attività di vicinato nel medesimo immobile, è venuto meno l'interesse della società ricorrente all'annullamento del provvedimento impugnato. Il Tribunale ha pertanto ritenuto che, in presenza di tali circostanze sopravvenute, non sussistessero più i presupposti per l'esame del merito del ricorso, essendo venuto meno l'interesse della società ricorrente alla decisione sulla legittimità del provvedimento impugnato. La massima che può essere tratta dalla sentenza è la seguente: Il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse quando, successivamente all'adozione dell'atto impugnato, intervengono fatti o circostanze che rendono il provvedimento privo di effetti nei confronti del ricorrente, facendo venir meno l'utilità pratica della sua eventuale annullamento.