Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 483 del 2018

ECLI:IT:TARTOS:2018:483SENT

Massima

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Il silenzio serbato dall'amministrazione comunale sull'istanza di parte volta a sollecitare l'esercizio dei poteri inibitori su una SCIA presentata da un soggetto terzo è illegittimo, in quanto l'amministrazione ha l'obbligo di pronunciarsi espressamente sulla richiesta, ai sensi dell'art. 19, comma 6-ter, della legge n. 241/1990. Il privato può quindi agire in giudizio per ottenere la declaratoria di tale illegittimità e l'accertamento della fondatezza delle proprie pretese inibitorie e ripristinatorie nei confronti della SCIA. Tuttavia, la rinuncia al ricorso da parte del privato comporta l'estinzione del giudizio, con compensazione delle spese di lite, in quanto l'amministrazione ha l'obbligo di pronunciarsi espressamente sulla richiesta, ma non necessariamente in accoglimento della stessa.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/04/2018

N. 00483/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00111/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 111 del 2018, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Firenze, viale Belfiore, n. 32;

contro

Comune di Cascina, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Cascina, corso Matteotti 90 e domicilio digitale come da pec risultante dai registri di giustizia;

nei confronti

G.A.I.A. S.r.l. non costituito in giudizio;

per la d…

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