Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12852 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:12852SENT

Massima

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L'attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande svolta in assenza di SCIA o di altro titolo autorizzativo, anche se formalmente presentata come attività associativa culturale, integra un'ipotesi di esercizio abusivo dell'attività di somministrazione, legittimando l'adozione da parte dell'Amministrazione competente di provvedimenti di cessazione dell'attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi, ai sensi dell'art. 19 della legge n. 241/1990, anche in presenza di una successiva presentazione di SCIA, atteso che la pubblica Amministrazione mantiene il potere di verificare la sussistenza in concreto di tutti i requisiti e presupposti per l'esercizio dell'attività comunicata dal privato. L'attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, pur se svolta all'interno di un'associazione culturale, deve essere esercitata nel rispetto della normativa di settore e previa acquisizione dei necessari titoli autorizzativi, non essendo sufficiente la mera qualificazione formale dell'attività come culturale o ricreativa. L'Amministrazione, a seguito di accertamenti ispettivi, può legittimamente disporre la cessazione dell'attività di somministrazione abusivamente intrapresa, anche in assenza di una specifica attività culturale all'interno dei locali, ove risulti provato lo svolgimento di una vera e propria attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/11/2019

N. 12852/2019 REG.PROV.COLL.

N. 06327/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6327 del 2019, proposto da
A.C.R. Circolo il Barbiere, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Marina Baldassarri, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Michele Memeo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

della Determinazione Dirigenziale Num. Repertorio CA/1304/2019 e Num. Prot. CA/83859/2019 del 19.4.2019 (Doc. 1), comunicato a mezzo pec in data 19.4.2…

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