Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22379 del 8 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:22379PEN

Massima

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Il giudice della prevenzione, nel valutare la richiesta di revoca di una misura di prevenzione personale, deve verificare l'attualità della pericolosità sociale del soggetto, tenendo conto non solo degli elementi già considerati nelle precedenti decisioni, ma anche di eventuali nuovi fattori sopravvenuti, come l'ammissione del soggetto a misure alternative alla detenzione. Pur essendo vincolato dal giudicato formatosi sugli elementi già valutati, il giudice può comunque considerare le risultanze di procedimenti penali conclusi con sentenze assolutorie, in quanto tali elementi possono essere rilevanti ai fini della valutazione della persistente pericolosità sociale. Tuttavia, tale valutazione deve essere effettuata in modo autonomo e non può essere condizionata dalle valutazioni compiute in sede di esecuzione della pena, le quali rispondono a finalità diverse. Il giudice della prevenzione, pertanto, nel decidere sulla richiesta di revoca, deve compiere una valutazione complessiva della pericolosità sociale del soggetto, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti, anche di quelli emersi in sede penale, senza essere vincolato dalle valutazioni compiute in altri procedimenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/06/2020 della CORTE APPELLO di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Roma, con il provvedimento indicato in epigrafe, confermava il decreto del Tribunale di Roma in data 18 giugno 2018, con il quale era stata r…

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