Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25648 del 20 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:25648PEN

Massima

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Il dolo eventuale nella ricettazione può essere integrato dalla mancata o non attendibile indicazione della provenienza della cosa ricevuta da parte dell'imputato, in quanto tale omissione è rivelatrice della volontà di occultamento, logicamente spiegabile con un acquisto in mala fede. Ai fini della configurabilità del reato di ricettazione, l'elemento soggettivo del dolo può quindi essere raggiunto anche sulla base del fatto oggettivo che l'imputato non abbia fornito alcuna spiegazione in ordine alle circostanze e alle modalità di ricezione della cosa provento di delitto, in quanto tale comportamento omissivo è indicativo della consapevolezza della sua illecita provenienza e dell'accettazione del rischio. La mancata giustificazione del possesso della cosa da parte dell'imputato, in assenza di altre plausibili spiegazioni, costituisce pertanto un elemento sintomatico del dolo eventuale, che non si fonda sulla stigmatizzazione negativa della legittima scelta dell'imputato di tacere, ma sulla valutazione del fatto oggettivo dell'omessa indicazione della provenienza, logicamente riconducibile alla volontà di occultare l'illecita acquisizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli ill.mi sigg.ri magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirel - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 497/2013 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 13/06/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/02/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MIRELLA CERVADORO;
Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, nella persona del Dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza del 13.6.2014, la Corte d'Appello d…

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