Il titolo formativo conseguito all'estero, anche se riconosciuto nel Paese di origine come abilitante all'insegnamento, non necessariamente abilita all'insegnamento della medesima disciplina nel sistema scolastico nazionale, qualora il percorso di studi e la specializzazione acquisita siano diversi da quelli richiesti per l'accesso alle specifiche classi di concorso. Pertanto, il riconoscimento del titolo estero deve essere valutato in relazione alla corrispondenza tra il contenuto e l'ambito disciplinare del titolo conseguito e i requisiti richiesti per l'accesso alle classi di concorso richieste, non essendo sufficiente la mera equipollenza formale del titolo. L'Amministrazione è tenuta a verificare la specifica idoneità del titolo estero rispetto alle competenze e conoscenze necessarie per l'insegnamento della disciplina oggetto della classe di concorso, senza che possa essere invocato il principio di libera circolazione dei lavoratori o di riconoscimento automatico dei titoli di studio conseguiti in altri Paesi membri dell'Unione Europea.